Quando i due uomini si separarono, e uno iniziò il cammino di ritorno verso il fiume, e l’altro verso la selva profonda, sapevano che cercando l’orizzonte avevano trovato qualcosa di più importante: la certezza dell’esistenza dell’altro, dell’altro uguale nella forma, ma differente nelle abitudini, e ciascuno si vide più ricco di quando aveva iniziato il cammino, perché il viaggio aveva dato loro le conoscenze che mai avrebbero avuto i vecchi saggi dell’immobilità.

Luis Sepulveda

mercoledì 17 ottobre 2007

Per un mondo senza violenza, religioni e culture in dialogo


Ercolano. Dopo Roma, Varsavia, Bari, Malta, Lisbona, Barcellona, Palermo, Aechen, Lione, Milano, dal 21 al 23 ottobre, anche Napoli, “città significativa per la sua storia e la sua collocazione nel cuore del Mediterraneo, crocevia di differenti tradizioni culturali e religiose”, sarà capitale della PACE.
In un momento in cui le religioni sembrano issate a vessillo delle differenze culturali e, di conseguenza, di scontri, proprio dal mondo della religione arriva un messaggio alla speranza e di dialogo, “Per un mondo senza violenza, religioni e culture in dialogo”, questo il titolo della manifestazione.
Per tre giorni la città partenopea ospiterà tutte le religioni del mondo, insieme per la pace.
Purtroppo i mass media sembrano portare in secondo piano questo grande evento, puntando più sulla visita di domenica di papa Benedetto XVI. Pur essendo onorati della visita del nostro pontefice, che in qualità di capo della Chiesa cattolica incontrerà gli esponenti delle altre religioni, ciò che deve riempirci di gioia è il grande passo in avanti verso un mondo di rispetto: i fedeli dei più disparati credi esistenti al mondo, cammineranno abbracciati, verso un unico obiettivo: il rispetto e la pace.
Questa importante manifestazione toccherà il culmine e la sua conclusione, martedì, alle 17,30 quando si pregherà tutti assieme, non nello stesso luogo, ma nello stesso momento e secondo le proprie tradizioni. In questa occasione sarà, però, possibile assistere alle celebrazioni ai vari riti religiosi. Dopo la preghiera le diverse comunità confluiranno tutte in uno stesso corteo per la processione per la pace e la cerimonia finale in piazza del Plebiscito.
Varie tavole rotonde sono in programma durante i tre giorni, una delle quali avrà luogo anche ad Ercolano nella Villa Campolieto.
L’incontro sarà sul tema “I cristiani e la pace”, prevista la presenza del sindaco Nino Daniele, mentre i relatori saranno:
- Christophe D’Aloisio, belga, presidente di Syndesmos, fraternità internazionale di 126 organismi giovanili ortodossi;
- Paul Grossrieder, svizzero, direttore generale del Comitato internazionale della Croce Rossa;
- Vitto Huotari, vescovo della Chiesa luterana di Mikkaili, Finlandia;
- Sua Eminenza Seraphim Kykkotis, arcivescovo metropolita Di Johannesburg e Potoria, Sud Africa, del Patriarcato greco ortodosso di Alessandria e Africa Tutta.

Proprio perché tutti gli altri giornali e televisioni danno poco rilievo a questa manifestazione, don Giuseppe, parroco di Santa Caterina, assieme alla Comunità Sant’Egidio, lunedì 15 ottobre nelle sale della basilica di Pugliano, ha tenuto un incontro, che potremmo intitolare lo “Spirito di Assisi” per spiegare agli interessati, lo “spirito” di questo evento, al quale erano presenti tra gli altri, il preside Iacomino e il prof. Accardo
Dopo aver ripercorso, con alcune slides i vari avvicinamenti religiosi, padre Giuseppe ricorda quanto proprio in questo momento sia necessario un “nuovo umanesimo per un sogno di pace”.
Dopo l’11 settembre è tutto più difficile, si cerca nell’altro, un colpevole, si è portati ad avere paura del diverso da sé. Il dialogo è una necessità, una domanda, ma anche una risposta a tutto ciò, e viene proprio dalle religioni. Come ricorda Alessandro, della comunità Sant’Egidio “il dialogo non lascia indifesi, nulla è perduto in esso” .
Il confronto con gli altri non annulla le differenze, ma ne approfondisce l’identità.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.santegidio.org

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