Quando i due uomini si separarono, e uno iniziò il cammino di ritorno verso il fiume, e l’altro verso la selva profonda, sapevano che cercando l’orizzonte avevano trovato qualcosa di più importante: la certezza dell’esistenza dell’altro, dell’altro uguale nella forma, ma differente nelle abitudini, e ciascuno si vide più ricco di quando aveva iniziato il cammino, perché il viaggio aveva dato loro le conoscenze che mai avrebbero avuto i vecchi saggi dell’immobilità.

Luis Sepulveda

domenica 2 settembre 2007

"Mi sembra che il sogno sia una difesa contro la regolarità e abitudinarietà della vita, un libero svago della fantasia impastoiata, in cui essa scompiglia tutte le immagini della vita e interrompe la costante serietà degli adulti con un lieto gioco da bimbi. Senza i sogni certamente invecchieremmo più presto, e dunque si può riguardare il sogno, se non proprio come venuto direttamente dall'alto, almeno un dono divino, un fedele compagno nel pellegrinaggio alla santa tomba" ( tratto da "Enrico di ofterdingen" di Novalis).


E allora che male c'è a sognare?

Dedicato alla persona più importante e agli amici che mi hanno accompagnato questa estate.

1 commento:

Ciro ha detto...

Non c'è assolutamente niente di male a sognare...soprattutto se poi i sogni si realizzano ;-)
Elvy & Ciro